British Shorthair

Il British Shorthair è un gatto inglese (letteralmente gatto britannico a pelo corto) molto popolare, anzi, il più popolare in Inghilterra e tra le razze di gatti più popolari al mondo, sia per la sua bellezza che per il suo carattere dolce e affettuoso.

E’ un gatto compatto ed equilibrato, con un corpo tozzo e muscoloso e il pelo morbido e denso. Il suo aspetto dà proprio l’idea di equilibrio e proporzione, e ogni sua caratteristica è ben dosata. Si distingue per il suo carattere placido e tranquillo, e viene spesso descritto come un “Teddy bear” per la sua somiglianza con un orsacchiotto di peluche e viene chiamato affettuosamente “Brit”.

I gatti British Shorthair sono diventati molto popolari negli ultimi decenni, sia come animali da compagnia, sia come esemplari da esposizione. Da dove vengono esattamente questi gatti e cosa li rende speciali? In questo articolo parleremo delle origini del gatto British Shorthair, le principali caratteristiche dei British Shorthair, pregi e difetti, e il loro carattere, come prendersi cura del British Shorthair e il prezzo del British Shorthair per acquistare dei cuccioli di gatto British shorthair. Insomma, tutto ciò che c’è da sapere sul British Shorthair.

British shorthair - Gattopedia
Photo by Markus Christ on Pixabay

British Shorthair: origini e storia

Il British Shorthair è originario della Gran Bretagna è la sua storia è comune al cugino American Shorthair, che, invece, è originario dell’America. Il suo progenitore, l’European Shorthair, è stato portato in Gran Bretagna circa 2000 anni fa dall’Impero Romano, che lo aveva ottenuto dagli egiziani. I gatti erano stati usati per proteggere le case dai roditori durante le conquiste e le colonizzazioni romane.

Quando i romani furono cacciati dalla Gran Bretagna, i gatti, che avevano portato con sé, rimasero, e vennero utilizzati come gatti da lavoro nelle fattorie e nei granai, dove si occupavano di tenere sotto controllo i topi. A quel tempo, i gatti si sono mescolati con il gatto selvatico europeo, una sottospecie di gatto selvatico locale che abitava in Europa, causando un cambiamento nell’aspetto e delle caratteristiche della razza. A causa delle condizioni più fredde e umide, i gatti British Shorthair hanno sviluppato un corpo più tozzo e muscoloso e un mantello più spesso e idrorepellente. Nel 1800, iniziarono ad essere apprezzati anche anche per la loro bellezza e personalità, e come gatti da compagnia, invece che solo gatti da lavoro.

I British Shorthair Blue, i tipici gatti dal mantello grigio, erano chiamati semplicemente “Shorthairs”. Erano i preferiti di Harrison Weir, un grande appassionato di gatti, che è stato determinante del riconoscere il gatto British Shorthair come una razza a sé stante: lo fece esibire per la prima volta alla Mostra Felina del Crystal Palace a Londra nel 1871. Negli anni, il British Shorthair è stato spesso confuso e incrociato con il gatto certosino, anche se presenta caratteristiche genetiche diverse.

Con la Seconda Guerra Mondiale, la razza dei British Shorthair è stata decimata, ma dopo numerosi sforzi, è riuscita a tornare al suo antico splendore, grazie all’intensificarsi degli allevamenti, anche incrociando il gatto British con il gatto persiano, per irrobustire la razza e per rendere il pelo più soffice e la testa più arrotondata.

Dopo che nel 1970 il certosino e il British vennero addirittura riuniti dalla FIFE, tutti i gatti blu vennero gestiti come Chartreux e tutti i gatti di altri colori come British Shorthair. Nel 1977 questa classificazione fu nuovamente ritrattata: il gatto British divenne razza a se stante, inserendo nello standard di razza anche gli altri colori, non solo il classico “British Blue”, anche se il blu-grigio era, ed è anche oggi, il colore più comune dei British Shorthair.

Secondo il Governing Council of the Cat Fancy (GCCF), l’ente di regolamentazione dei gatti in Inghilterra, dal 2001, il gatto British Shorthair ha superato la razza persiana, diventando il gatto più diffuso in Inghilterra.

Gatto British - Gattopedia
Photo by Melani Marfeld on Pixabay

Gatto British Shorthair: caratteristiche e aspetto

Definiamo i tratti e le caratteristiche del gatto British Shorthair, che lo rendono unico. E’ un gatto di taglia medio-grande, dalla corporatura robusta e compatta, dalle linee morbide ed equilibrate. Il peso del British Shorthair si aggira dai 4,5 ai 9 kg, per i maschi, mentre le femmine, invece, hanno un peso medio sui 5 Kg. Raggiungono la maturità piuttosto lentamente, intorno ai 3 anni.

Il corpo è compatto, potente e robusto, con torace ampio e profondo, spalle e schiena forti e solide.

Il mantello è corto, molto denso, ben corposo e sodo al tatto. Non è aderente, perché i British presentano un folto sottopelo. Secondo gli standard di razza, la tessitura del pelo deve essere fine e “croccante” (crispy) al tatto.

Le zampe sono corte e robuste, di buona ossatura e forti, con i piedi tondi. Il tutto ben proporzionato al corpo.

La coda è di media lunghezza in proporzione al corpo, più spessa alla base, si assottiglia leggermente verso la punta, che risulta arrotondata.

I gatti British Shorthair hanno una testa rotonda, massiccia e piena, con viso tondo su un collo corto e robusto. Le guance sono piene e paffute, il naso corto, largo e dritto, con un leggero avvallamento, e il mento è forte. Le loro guance rotonde e le pieghe intorno alla bocca, sembra formino un sorriso, e lo fanno assomigliare al gatto del Cheshire – lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie.

Le orecchie sono di media grandezza e leggermente arrotondate alle punte. Si adattano perfettamente al profilo arrotondato dei British Shorthair.

Hanno occhi molto espressivi, grandi, rotondi, ben aperti, distanziati e livellati. Il colore degli occhi può essere blu intenso, ma anche verde, giallo o rame / arancione e dipende dal colore del mantello.

Nello standard di razza British Shorthair sono ammesse tutte le varietà di colore: British Shorthair rosso, golden, nero, blu, bianco, crema, cioccolato, lilla, cinnamon (cannella) e fawn (daino). Ogni pelo deve presentare un colore uniforme fino alla radice, tranne che per le varietà tabby e silver.

Il British Shorthair può essere monocolore, e sono i più diffusi, o presentare un mantello con più colori, anche con pattern diversi. La variante più popolare e diffusa è sempre stata quella blu, tanto che questo gatto veniva chiamato “British blue“.

Gatti British Shorthair - Gattopedia
Photo by Kirsten Bühne on Pexels

British Shorthair: carattere

Il carattere del British Shorthair è tranquillo, socievole ed equilibrato: è un gatto poco esigente e poco invadente, silenzioso, che sa adattarsi perfettamente alla vita in appartamento, affettuoso ma non appiccicoso, giocherellone ma non iperattivo. Quando viene presentato per la prima volta, presenta la tipica reticenza britannica. Passato il primo momento, il gatto British Shorthair diventa un fedele compagno di vita.

Sono dolci e coccoloni, ma preferiscono sempre avere le zampe ben piantate per terra e non amano essere presi in braccio o essere baciati. Sono leali, amorevoli e fedeli e tendono a mostrare la loro lealtà all’intera famiglia piuttosto che selezionare una persona con cui legarsi. Vanno d’accordo anche con i cani e amano i bambini, che adorano il loro viso che assomiglia ad un morbido peluche.

Dorme molte ore, ma non disdegna di partecipare alla vita famigliare: adora stare in compagnia e tende a seguire i padroni per tutta la casa, sistemandosi in posizioni alte per potere osservare i movimenti dei suoi compagni umani.

I gatti British Shorthair sono degli ottimi gatti da appartamento, vigili e giocherelloni, si adattano alle situazioni e sanno essere indipendenti. Sono anche molto intelligenti, sempre propensi ad imparare nuovi esercizi. Sono particolarmente bravi a cacciare e a inseguire oggetti in movimento, quindi è importante fornire loro una buona varietà di giocattoli per stimolare la loro mente e il loro corpo.

I British Shorthair tendono a non essere gatti vocali; emettono piccoli suoni cigolanti piuttosto che miagolii, in netto contrasto con il loro corpo massiccio. In compenso emettono delle fusa molto rumorose, per far capire quanto gradiscono le vostre coccole.

Gatto British Shorthair - Gattopedia
Photo by Uschi Leonhartsberger-Schrott on Pixabay

Gatti British Shorthair malattie, cure e alimentazione

Il British Shorthair è un gatto che non richiede molte cure ed è facile da gestire. La vita media del gatto British Shorthair si aggira sui 15- 17 anni, anche se molti esemplari hanno raggiunto anche i 20 anni.

Il gatto British Shorthair non necessita di particolari cure: basterà spazzolare il pelo ogni tanto.

E’ un gatto robusto, longevo e sano. Oltre alle normali patologie feline, ha una predisposizione nei confronti della malattia del rene policistico (PKD), che può portare ad insufficienza renale o allo sviluppo di cisti nei reni, e della cardiomiopatia ipertrofica ereditaria (HCM), una malattia genetica del cuore. Basterà effettuare l’esame ecocardiografico ogni 2 anni, come forma di prevenzione.

Questa razza è soggetta anche ad emofilia B (malattia di Christmas), legata alla carenza del fattore IX della coagulazione, una disfunzione piastrinica nel gatto, in cui le piastrine presenti nel sangue funzionano in modo anomalo.

Il gatto British è soggetto anche ad isoeritrolisi neonatale, che presente un’alta percentuale di mortalità. Questa patologia interessa i cuccioli che discendono da madre con gruppo sanguigno B e padre di gruppo A o AB e i sintomi compaiono dopo pochi giorni dalla nascita. Per prevenire questa malattia bisogna evitare di far accoppiare madri di gruppo sanguigno B con padri A o AB. Questa patologia è tra i difetti maggiori del British Shorthair, rappresentata proprio dalla difficoltà di accoppiamento della specie.

Inoltre, può avere problemi di tartaro o gengiviti, per questo non bisogna trascurare l’igiene orale del gatto.

Il British Shorthair, crescendo, tende a diventare piuttosto pigro, a mettere su peso e a soffrire di obesità: è importante monitorare attentamente ciò che mangiano. Inoltre, hanno bisogno di una buona quantità di esercizio fisico per mantenere la loro forma e il loro benessere generale, quindi è importante fornirgli uno spazio sufficientemente grande per muoversi e giocare.

Gatto British Shorthair cuccioli - Gattopedia
Photo by Uschi Leonhartsberger-Schrott on Pixabay

British Shorthair: prezzo e allevamenti di gatto British Shorthair cuccioli

Quanto costa un gatto British Shorthair? Il prezzo del gatto British Shorthair va dai 700 Euro ai 1.200,00 Euro.

Se volete adottare dei cuccioli di gatto British Shorthair, rivolgetevi agli allevamento riconosciuti di cuccioli di British Shorthair, in modo da avere pedigree e la certificazione dei test genetici di prevenzione sui genitori (come per la cardiomiopatia ipertrofica e il PKD genetico).

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