FIV gatto (aids felina): sintomi, cause e cura

La FIV è una malattia del gatto, conosciuta anche come virus dell’immunodeficienza felina o Aids felina. E’ una malattia del sistema immunitario che colpisce i gatti e può portare ad una serie di problemi di salute a lungo termine, quali infezioni e malattie sistemiche.

In questo articolo vedremo, nello specifico, che che cos’è la FIV, come si trasmette l’Aids felina e come avviene il contagio, quali sono i sintomi della FIV del gatto e la cura dell’Aids felina. Qualche consiglio anche su come gestire i gatti FIV positivi e su come prevenire la FIV nei gatti.

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FIV gatto - Gattopedia
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FIV o AIDS GATTO: che cos’è ?

La FIV è una malattia causata dal lentivirus, della famiglia dei Retroviridae (retrovirus), ed è morfologicamente e biochimicamente simile all’HIV umano, in quanto attacca e indebolisce il sistema immunitario e non esiste una cura. L’HIV felina o AIDS del gatto è una malattia specifica dei gatti e non contagia gli esseri umani, né altri animali presenti in casa. La FIV del gatto è piuttosto diffusa, ma solo una piccola percentuale (1,5% – 2 %) dei gatti di tutto il mondo la contrae e ne manifesta i sintomi.

Quando i gatti sono FIV positivi, vuol dire che sono stati infettati dal virus, ma potrebbero passare anni, prima che il gatto sviluppi i sintomi e i classici segni dell’AIDS felina.

La FIV viene diagnosticata dal veterinario attraverso gli esami del sangue che rilevano gli anticorpi contro il virus. Il test si chiama SNAP e in 10-15 minuti si ottiene il risultato. In genere viene fatto nello stesso momento il test FIV FeLV. Un risultato positivo del test significa che il gatto ha prodotto gli anticorpi contro il virus ed è probabile che sia infetto dal virus.

I gattini nati da una madre infetta possono ricevere gli anticorpi contro il virus attraverso il latte, causando un risultato del test falso positivo, se il test è avvenuto nei primi 4 mesi di vita. Per questo motivo, il test andrà rifatto dopo che i gattini avranno raggiunto i 6 mesi di vita, quando gli anticorpi materni saranno scomparsi.

Una volta che il gatto è infettato, possono passare fino a 8 settimane finché sviluppi gli anticorpi contro la FIV e il test potrebbe risultare falso negativo. Anche in questo caso è bene sottoporre il gatto nuovamente all’esame, se dovesse manifestare dei sintomi o se è stato morso di recente, specie se è successo all’aperto, da gatti non precedentemente testati.

L’aspettativa di vita della FIV del gatto è in media di 5 anni.

Molte persone confondono FIV e FeLV (leucemia felina): anche se sono due malattie che appartengono alla stessa famiglia dei Retroviridae (retrovirus) e causano molti sintomi simili, FIV e FeLV, sono due malattie completamente diverse.

Spesso mi viene chiesto se l’Aids felina è contagiosa per l’uomo. No, non può esserci contagio tra la FIV del gatto e l’uomo, dato che è una malattia specie – specifica, quindi è un virus trasmissibile solo tra gatti. Umani e altri animali (come i cani), non corrono nessun rischio.

Aids felina: come si trasmette

Vediamo ora come si trasmette l’Aids felina. Il contagio della FIV avviene principalmente attraverso la saliva di un gatto infetto o tramite sangue infetto. Comunemente, la FIV dei gatti avviene attraverso i morsi durante le lotte territoriali e i combattimenti. Per questo è più frequente che vengano contagiati i maschi non sterilizzati che vivono all’aperto o che hanno la possibilità di uscire all’aperto, specie in un ambiente urbano, popolato da gatti randagi.

Il gatto FIV positivo può essere stato contagiato anche attraverso il sangue infetto che entra nel corpo attraverso una ferita da morso o tramite una trasfusione di sangue.

Più raramente, l’AIDS felina si può trasmettere attraverso la placenta e il latte materno, nel caso di gatta infetta, oppure attraverso il leccamento e l’uso in comune di lettiere e ciotole.

La trasmissione sessuale, che è la più comune nell’uomo, è alquanto inusuale nei gatti, anche quando lo sperma del gatto contiene il virus infettante.

Fiv Felv Snap test - Gattopedia
Snap Test FIV FeLV

FIV gatto: sintomi

Lo sviluppo della FIV si divide in 3 stadi diversi, che vengono caratterizzati anche da sintomi diversi.

Stadio 1 – Fase acuta

Stadio 2 – Periodo di latenza

Stadio 3 – Fase di immunodeficienza acquisita, aids felina, stadio terminale

La prima fase della FIV del gatto si verifica generalmente 1-3 mesi dopo l’infezione ed è caratterizzata da sintomi clinici di gravità variabile quali:

Inappetenza

Perdita di peso

Anemia

Infiammazione delle gengive e della bocca

Febbre

Linfonodi ingrossati

Vomito e diarrea

Congiuntivite cronica

Questi sintomi spesso durano poco e passano inosservati. E’ bene quindi sempre testare il gatto con il test Fiv Felv.

Terminata la fase acuta, la maggior parte dei gatti entra in una fase di latenza che può durare qualche mese, ma anche 2 anni, 5 anni o 10 anni, a seconda dell’età del gatto, dalle sue condizioni fisiche, dal suo stato immunitario e se viene esposto da altri agenti infettivi. Alcuni gatti possono anche non passare alla fase successiva e rimanere FIV positivi asintomatici.

In questa fase il gatto può vivere una vita normale, in buona salute e felice, con solo pochi accorgimenti (vedi nel prossimo capitolo). Per questo non bisogna subito pensare al peggio quando si ha una diagnosi di Aids del gatto.

Al terzo stadio della FIV, c’è un rapido decadimento delle condizioni generali del gatto: il sistema immunitario indebolito non riesce più a rispondere alle infezioni, che diventano croniche o opportunistiche. Molti sintomi dell’aids felino sono causate proprio da queste infezioni secondarie, che non guariscono, a causa dell’immunodeficienza (da qui il nome di virus dell’immunodeficienza felina).

I sintomi della fase terminale della FIV del gatto sono i seguenti:

Perdita progressiva di peso

Febbre

Letargia

Anoressia

Mielosoppressione

Infezioni opportunistiche

Ascessi cutanei

Stomatiti/fauciti croniche

Alterazioni neurologiche (perdita dell’equilibrio, convulsioni)

Patologie oculari

Insufficienza renale

Neoplasie (linfoma, leucemia)

Il gatto FIV positivo allo stadio terminale giungerà pian piano a morte naturale o dovrà essere sottoposto ad eutanasia.

Aids felina - Gattopedia
Photo by Eric Han on Unsplash

Aids felina: cura

Purtroppo non esiste una cura per l’aids felina: una volta che il gatto viene infettato dal virus FIV, rimarrà infetto per il resto della sua vita.

Il trattamento e la cura della FIV del gatto vengono basati sull’utilizzo di farmaci antivirali, per evitare la replicazione del virus e per prolungare la fase di latenza, su farmaci immunomodulatori e immunostimolanti, che servono ad aiutare il sistema immunitario nelle sue funzioni, e su antiossidanti.

Le infezioni batteriche secondarie associate alla FIV vanno trattate subito con antibiotici, per cercare di evitare che diventino croniche o si evolvano, o con farmaci antiinfiammatori. Sarà comunque il veterinario a verificare lo stadio della malattia FIV e a dare indicazioni in merito al trattamento più indicato.

Come gestire i gatti FIV positivi

Per gestire il gatto FIV positivo è importante il controllo delle sue abitudini di vita. Il gatto infetto deve essere sterilizzato e tenuto in casa, per evitare che contagi gli altri gatti del vicinato.

Per il loro sistema immunitario debole, bisogna limitare l’esposizione dei gatti FIV positivi ad altri agenti patogeni. La loro dieta deve essere equilibrata e costituita da cibo di qualità: vanno evitati tutti gli alimenti crudi e uova che possono veicolari batteri, a cui il gatto fa fatica a difendersi.

Ogni 6 mesi va programmata la visita dal veterinario per il controllo dello stato di salute, la presenza di eventuali malattie o infezioni, e il controllo dei parassiti.

Controllate sempre il comportamento del gatto e segnalate al veterinario ogni variazione o l’insorgenza di qualsiasi sintomo.

La convivenza tra gatto FIV positivo e gatto sano è piuttosto a rischio. Sarebbe meglio tenere il gatto infetto sempre separato e gestito da solo. In un clima di armonia, si possono far convivere i gatti sotto lo stesso tetto, tenendo sempre le lettiere e le ciotole del cibo e acqua separate (e quindi non con il cibo sempre a disposizione). E’ comunque un rischio: in caso di morso, il gatto sano può diventare infetto, quindi è alquanto pericoloso.

Si sconsiglia comunque l’introduzione di un nuovo gatto, in caso di gatto FIV positivo.

Come prevenire la FIV

Un gatto sano che viene sterilizzato e che rimane in casa o in balcone, senza poter essere libero di gironzolare all’aperto, non sarà mai soggetto all’infezione da FIV.

Le raccomandazioni per prevenire la FIV felina sono davvero poche:

  • Tieni in casa il tuo gatto per evitare contatti con potenziali gatti infetti
  • Verifica che tutti i gatti siano FIV negativi
  • Controlla che i gatti adottati di recente vengano testati per la FIV

Esiste anche un vaccino per la FIV, ma non è disponibile qui in Italia e non si hanno neanche dei dati sull’effettiva efficacia. La Abcd (European Advisory Board on Cat Disease) ne sconsiglia l’uso in Europa, perché rende inutilizzabili i test sierologici sugli anticorpi contro la malattia (dato che il vaccino dà sempre esito di FIV positivo nel test, anche se il gatto non è infetto) e può non proteggere dal virus.


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