Gatto e Halloween perché sono legati? Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre si festeggia Halloween e i simboli che lo rappresentano sono pipistrelli, ragni, streghe e gatti neri. Ma cosa c’entrano i gatti con Halloween?
In questo articolo vedremo da dove deriva questo simbolismo e perché i gatti neri sono legati ad Halloween, ma anche per quale motivo si accosta il gatto nero a rituali magici e al potere dell’occulto. Sicuramente credenze popolari e molta ignoranza non fanno che peggiore la situazione e mettono in pericolo la loro vita nei giorni precedenti e seguenti a questa festa.
Ogni anno l’ENPA (Ente nazionale protezione animali), in questo periodo, consiglia di non dare in adozione gatti neri, ma nemmeno gatti bianchi, dato che potrebbero essere oggetto di rituali satanici e di sacrifici di animali. Sembra incredibile parlane nel 2022, eppure succede anche questo.
In questo articolo parleremo delle origini dell’associazione tra gatti e Halloween, le leggende che hanno fatto intersecare questa festa al gatto nero, dalle quali è nato il classico simbolismo e hanno legato per sempre il gatto ad Halloween.
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Ve la ricordate la canzoncina “Volevo un gatto nero“?
Come nasce la festa di Halloween
Negli ultimi anni Halloween ha preso piede anche in Italia, ma è sicuramente conosciuta come una festa americana, all’insegna del consumismo, in cui i bambini passano casa per casa, travestiti con costumi terrificanti, per fare “Dolcetto e scherzetto”.
La parola “Halloween” deriva dall’inglese “All hallows’ eve” e significa “notte di tutti i doni” e si riferisce alla sera che precede il giorno di Ognissanti (1° novembre), una festa cristiana in cui si commemorano i santi.
Le origini di Halloween derivano da tradizioni antiche celtiche, collegate con la festa di Samhain, una festa dedicata al raccolto e ai morti, che si festeggiava il 31 ottobre per celebrare il passaggio alla metà oscura dell’anno, dopo la stagione del raccolto. Secondo le credenze, in questo giorno gli spiriti entravano più facilmente nel mondo terreno e per tenerli lontani la gente indossava costumi e maschere.
Nel Cristianesimo, invece, i fedeli si travestivano per nascondersi dalle anime vaganti dei defunti nei giorni del 1° e 2° novembre (festa dei morti), anche se attualmente è rimasta solo la tradizione di onorare le tombe con candele e fiori.
Anche il tradizionale “Dolcetto e scherzetto” (trick or treat) è un mix tra antiche tradizioni cristiane e pagane che si fondono insieme. I Celti usavano mettere dei dolcetti davanti alla porta a Samhain per tranquillizzare gli spiriti maligni.
In Scozia e in Irlanda i bambini vestiti vanno di porta in porta per ricevere delle piccole ricompense in cambio di piccole esibizioni, come danze, recite o canti.
Nel Medioevo era tradizione che i bambini e bisognosi si travestissero e andassero di porta in porta cantando, chiedendo denaro o cibo in cambio di preghiere. Spesso veniva data la “soul cake” (torta dell’anima), che simboleggiava le anime liberate dal purgatorio.
L’usanza della zucca intagliata (Jack o’Lantern) ha origini irlandesi e serviva per allontanare gli spiriti maligni e il diavolo. Questa usanza nacque dal truffatore Stingy Jack o Drunk Jack, che ingannò il diavolo più volte e lo condannò a vagare sulla terra senza sosta per l’eternità, senza andare né all’inferno né in paradiso. Il diavolo ebbe pietà e diede un pezzo di carbone incandescente, con cui Jack creò la prima lanterna inserendo il carbone in una rapa intagliata.
Capite bene che Halloween è un mix tra tradizioni cristiane e pagane, mondo terreno e mondo dell’occulto, leggende, spiriti e rituali. Ma gatto e Halloween come sono connessi?
Gatti e Halloween al tempo del Samhain
Le origini della connessione tra il gatto e Halloween sono da attribuire alla festa celtica Samhain che si svolge nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, per celebrare la festa del raccolto. Nel IX secolo, la Chiesa cristiana occidentale spostò la data di Ognissanti al 1 novembre. Nel corso del tempo, Samhain e Ognissanti si unirono per creare il moderno Halloween.
A Samhain, si credeva che il Gatto Sìth, una creatura fatata celtica che assomigliava ad un grande gatto nero con una macchia bianca sul petto, col pelo dritto e la schiena curva, avrebbe benedetto qualsiasi casa che avesse lasciato sui gradini dell’uscio, un piattino di latte da bere. Allo stesso modo, il Gatto Sìth malediceva quelle case che non lo lasciavano. La connessione quindi tra gatti neri e Halloween si crede sia nata da qui.
Nel Medioevo i gatti neri furono macchiati per sempre di superstizione. Nel 1233, Papa Gregorio IX dichiarò con un decreto papale che i gatti sono “servi del diavolo”, dando vita all’inizio della loro persecuzione che durò oltre 300 anni.
Gatto, Halloween e le streghe
Nel 1484 Papa Innocenzo VIII dichiarò che il gatto era “l’animale preferito dal diavolo e l’idolo di tutte le streghe” e ha portato a condannare i gatti neri associandoli ad un altro dei simboli più diffusi di Halloween: le streghe. I gatti erano considerati dei servi delle streghe o entità soprannaturali ed entrambi dovevano essere bruciati sul rogo.
Col passare del tempo, le leggende sui gatti dilagano, dato che sono essere misteriosi, che escono solo di notte, e vengono visti come creature ingannevoli, legate agli spiriti maligni, che fanno da ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Per questo motivo, la connessione tra gatti e Halloween è molto potente.
Leggi tutte le leggende e superstizioni legate al gatto nero
Il simbolo del gatto nero di Halloween e dell’associazione tra gatti neri e Halloween deriva proprio da Cat Sìth e dalle culture scozzese e irlandesi. Si diceva che era in grado di rubare l’anima del defunto, tra la morte e la sua sepoltura. Per questo il cadavere veniva vegliato prima della sepoltura, per tenerlo lontano da Cat Sìth. Per altri popoli, Cat Sìth era addirittura una strega che si trasformava in gatto e viceversa, a piacimento.
Gatti e Halloween al giorno d’oggi
Solo nel 18° e 19° secolo i gatti furono riabilitati, rimanendo comunque simbolo di mistero. Dopo la seconda Guerra Mondiale, i gatti neri divennero icona di Halloween, ma come simbolo di buon auspicio. Halloween diventò una festa per bambini e adulti, in un clima gioioso e il gatto nero di Halloween proteggeva la casa dagli spiriti maligni.
Gatti ed Halloween sono legati tra loro automaticamente e, ancora oggi, si può parlare di gatti neri come animali sacrificali offerti proprio in questo giorno, in cui si interseca il mondo dei vivi e il mondo dei morti. E’ incredibile parlare di riti satanici, messe nere ed altri rituali nel 2022, in cui i gatti neri, ma anche i gatti bianchi, vengono visti come gatti satanici e perseguitati per antiche superstizioni. Il Presidente di AIDAA (Associazione italiana difesa animali e ambiente) afferma che, al giorno d’oggi, dilaga ancora il satanismo e l’esoterismo e molti contatti sono favoriti anche grazie all’uso di Internet.
L’ENPA (Ente nazionale protezione animali) consiglia quindi di non far adottare gatti neri nel periodo precedente o nei giorni seguenti la festività di Halloween, proprio per evitare che facciano una brutta fine. Ogni anno spariscano più di 3.000 gatti neri da case o da colonie feline e questo è a dir poco inconcepibile e inquietante.
Gatti neri ad Halloween: come proteggerli
Per proteggere i gatti ad Halloween, cercate di tenerli chiusi in casa, protetti, qualche giorno prima e dopo questo periodo, evitando che escano in giardino o in strada.
Per i volontari dei gattili, bisogna sempre verificare le referenze di chi chiede un gatto in adozione in questo periodo, specialmente se viene specificato un gatto nero, e magari evitando di darlo in adozione proprio in questi giorni.
Mettiamo al sicuro anche i gatti neri randagi che circolano nel periodo di Halloween, in modo che non possano essere oggetto di persecuzione o rapiti a scopi davvero stupidi e senza senso.
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